Costretto a lasciare Bucarest nel 1948, Ionel Schein (1927-2004) trova asilo politico a Parigi, dove completa la sua formazione di architetto nel contesto della ricostruzione postbellica. Da questo momento la sua biografia si intreccia a quella di alcuni protagonisti della scena architettonica del tempo, come Georges-Henri Pingusson, Le Corbusier, Jean Prouvé e Bruno Zevi. La sua prolifica produzione architettonica – dalla casa isolata ai grands ensembles – è accompagnata da una serie di scritti programmatici che inseriscono la sua riflessione nel dibattito internazionale. Il contributo più originale è insieme progettuale, intellettuale e politico: nel pensiero di Schein, l’architettura moderna è determinata dalle esigenze delle masse, dunque deve essere popolare, flessibile e industrializzata. I suoi progetti sono quindi caratterizzati da un disegno unitario in cui si inseriscono elementi prefabbricati leggeri e da un impianto distributivo capace di evolvere nel tempo insieme alle esigenze degli abitanti. In questo programma si annoverano prototipi avveniristici come la prima Casa in plastica, residenza unifamiliare smontabile e leggera, interamente realizzata impiegando materiali di sintesi dai colori pop.
Questo volume è frutto della prima ricerca approfondita nell’archivio Schein, fino ad oggi quasi completamente inesplorato e inedito, e propone, più che una biografia, una ricostruzione ambientale che apre numerose questioni storiografiche.
Silvia Berselli ha studiato al Politecnico di Milano e alla UPV di Valencia. Architetto, ha collaborato con la Triennale di Milano e ha conseguito il dottorato in Storia dell’architettura e dell’urbanistica al Politecnico di Torino. Dal 2010 è ricercatore post-doc borsista del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica e svolge attività didattica all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana.
Sommario
Prefazione
Carlo Olmo
Introduzione
Antefatto: gli anni di Bucarest. 1927-1948
Una famiglia colta e poliglotta
La facoltà di architettura di Bucarest
Una rete di relazioni internazionali: la corrispondenza, i convegni, le riviste
La formazione all'École des Beaux-Arts e l'incontro con Claude Parent
Il Groupe Espace e la "famiglia" de "L'Architecture d'Aujourd'hui"
I CIAM e l'Atelier Le Corbusier
L'influenza silenziosa di Mies van der Rohe
Ionel Schein e Le Corbusier
La riflessione sull'habitat: dalla 'maison individuelle' al 'logis groupé'
Maison individuelle
Habitat groupé
Sperimentazione tecnologica e industrializzazione degli edifici
Industrializzazione e prefabbricazione. L'insegnamento di Jean Prouvé
I padiglioni sperimentali: PAN'EL, 1954
La Maison en Plastique, 1955-1956
I progetti per la "casa europea"
La tecnologia al servizio di tutti
La riflessione sull'habitat: la residenza economica come programma sociale
Studi per "logements collectifs", 1955-1957
Peuple et architecture populaire, 1959-1961
La Tour Viollet ad Angers, 1959
Ensemble Rossays a Savigny-sur-Orge, 1959-1963
Parc des Thibaudières a Boussy-Saint-Antoine, 1967
La fortuna critica
Ionel, souviens-toi...
Claude Parent
Apparati
Biografia
Regesto delle opere
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice dei luoghi