Il volo di Angelo

Inaugurazione della mostra e racconto teatrale

Riese Pio X (TV), Centro Culturale Casa Riese
11 Gennaio 2020 ore 20:00

The event

Il volo di Angelo, una mostra, un libro, un racconto teatrale, che sembrano raccontare una favola, ma è una storia vera di orchi e prigioni.
È la vicenda di Angelo Gatto, padre di Alessandro Gatto, della sua deportazione nei lager nazisti, dei patimenti, e soprattutto del suo contatto quotidiano con la morte, che ha segnato inevitabilmente la sua esistenza come quella della sua famiglia.
Angelo raccontava poco, brevi aneddoti, il più delle volte a tavola, l'argomento era la fame patita. Solo in età avanzata parlava dei fatti terribili che gli sono accaduti in Germania tra il '43 e il '45. Ora quei racconti sono 46 tavole illustrate da Alessandro Gatto e il testo di Marco Ballestracci, pubblicati in un volume inedito in occasione della Giornata della Memoria.

ore 20.00 - Inaugurazione mostra
ore 21.00 - Il Volo di Angelo, racconto teatrale di Marco Ballestracci

Ingresso libero

The book

Edito in occasione della Giornata della Memoria, questo volume ripercorre la storia di Angelo Gatto, giovane allievo ufficiale d’aeronautica, catturato dai tedeschi l’8 settembre 1943 insieme a 427 compagni e deportato nei lager nazisti: non come prigioniero di guerra – non avendo mai combattuto – ma come internato militare.
Due anni di patimenti, di fame, di marce serrate, di lavori forzati, di atrocità indicibili alle quali riesce a sopravvivere grazie a un talento, il saper disegnare: Angelo baratta i suoi ritratti con la vita. Tornerà a Treviso, a casa, nell’ottobre 1945. Degli allievi ufficiali deportati insieme a lui, poco più di duecento sopravvissero.
La storia di Angelo è narrata nelle tavole di suo figlio Alessandro, a sua volta affermato illustratore, accompagnate dalle parole dello scrittore Marco Ballestracci: un racconto condotto con lucidità ed estrema delicatezza, che rende ancora più commovente la lettura di queste pagine.

“Questo racconto, che può sembrare una favola, è una storia vera di orchi e prigioni. È la vicenda di Angelo Gatto, mio padre, della sua deportazione nei lager nazisti, dei patimenti, e soprattutto del suo contatto quotidiano con la morte, che ha segnato inevitabilmente la sua esistenza come quella della sua famiglia.”
Alessandro Gatto