Il mestiere del conoscitore. Federico Zeri

Presentazione del volume

Bologna, Fondazione Federico Zeri
23 Settembre 2021 ore 17:00

The event

Silvana Editoriale è lieta di invitarvi alla presentazione del volume Il mestiere del conoscitore. Federico Zeri, in programma giovedì 23 settembre 2021 a partire dalle ore 17.00, presso la Fondazione Federico Zeri a Bologna. Per tutto il pubblico prenotato, l'incontro potrà essere seguito in diretta dall'Aula Magna di Santa Cristina appositamente allestita. L'incontro sarà inoltre tramesso in diretta Facebook.

L'evento si inserisce nel programma della giornata "Anno Zeri", organizzata in occasione del centenario della nascita di Federico Zeri (1921-1998).
Sono previsti interventi di Francesco Ubertini, Rettore dell’Università di Bologna; Eugenio Malgeri Zeri; Anna Ottani Cavina, Presidente onorario della Fondazione Federico Zeri; Andrea Bacchi, Direttore della Fondazione Federico Zeri; Silvia Ginzburg, Università degli Studi Roma Tre.

Maggiori dettagli sull'evento qui.

The book

Nel 2018 la Fondazione Federico Zeri ha dedicato il corso annuale di alta formazione sui grandi conoscitori della storia dell’arte al suo illustre fondatore, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. La pubblicazione di quegli interventi si inserisce dunque nel calendario degli eventi celebrativi.
I contributi qui raccolti, scritti da sedici importanti studiosi, riflettono l’ampiezza degli interessi e del raggio d’azione di Zeri. Essi spaziano infatti dalla rievocazione delle riscoperte e dei dibattiti principali di cui egli è stato protagonista (dalla questione Giotto-Cavallini a Carlo Crivelli, da Donato de’ Bardi alla pittura dell’Italia centrale e meridionale, dallo Pseudo-Rinascimento alla pittura della Controriforma), alle riflessioni sulla sua magistrale padronanza degli strumenti della connoisseurship (la ricostruzione di polittici smembrati, i casi del Maestro delle Tavole Barberini e del Maestro dei Baldraccani, gli eccentrici fiorentini, il giovane Bernini) e al suo interesse per il censimento e la catalogazione del patrimonio artistico nazionale (i cataloghi di collezioni italiane, il repertorio della Natura morta). Non manca un affondo sulla sua scrittura scientifica, sobria e icastica in aperta reazione a quella elaborata da Roberto Longhi. Una pluralità di voci e strumenti a conferma della centralità di Zeri nel dibattito storico-artistico della seconda metà del Novecento.