Società Umanitaria. La collezione involontaria

Presentazione del volume

Milano, Triennale di Milano
28 Settembre 2022 ore 18:30

The event

Mercoledì 28 settembre 2022, alle ore 18.30, nell'ambito degli eventi di Triennale Estate la Triennale di Milano ospita la presentazione del libro fotografico Società Umanitaria: la collezione involontaria, curato da Andrea Tinterri e Luigi Attilio Brianzi.

Il volume, risultato di un lungo lavoro compiuto dai curatori insieme ai quattro fotografi Mattia Balsamini, Allegra Martin e Gianni Pezzani e Fabiana Toppia Nervi (che ha realizzato il backstage), mette in dialogo la collezione d’arte della Società Umanitaria, fatta di quadri, marmi, statue, ferri battute, ceramiche, e manifesti, con gli spazi della Triennale e del suo essere un territorio sociale con una storia che si intreccia con l’arte e il design del Novecento italiano. Una campagna fotografica necessaria per rileggere la propria Storia alla luce di un presente involontariamente sospeso e ancora in attesa di risposte. La stessa Triennale nacque infatti come estensione delle Biennali Internazionali d’Arti Decorative organizzate a Monza dall’Umanitaria fin dal 1923.

Intervengono:
Andrea Tinterri, curatore del volume
Lorenza Bravetta, curatrice per fotografia, cinema e new media della Triennale.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

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The book

La fotografia, ma ogni forma di scrittura, ha il compito immaginifico e al contempo analitico di restituire situazioni, luoghi, fatti, l'incedere della Storia o delle storie. La Società Umanitaria di Milano ha voluto interrogare i propri spazi, i propri archivi e soprattutto una collezione d'arte ritrovata e ora finalmente al sicuro. Quattro fotografi, Mattia Balsamini, Allegra Martin, Gianni Pezzani e Fabiana Toppia Nervi (che ha realizzato il backstage), hanno lavorato all'interno degli antichi spazi nel centro storico di Milano, hanno trasformato le opere d'arte in possibili frequentatori di quei luoghi, ricodificandone la funzione e affrancandole dalla parete a cui erano costrette. Una campagna fotografica necessaria per rileggere la propria Storia alla luce di un presente involontariamente sospeso e ancora in attesa di risposte.