Serafino Macchiati: Moi et l’autre
Le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Epoque e drammi della psiche
Collesalvetti (LI),
Pinacoteca Comunale "Carlo Servolini"
dal 9 Novembre 2023 al 29 Febbraio 2024

Collesalvetti (LI),
Pinacoteca Comunale "Carlo Servolini"
dal 9 Novembre 2023 al 29 Febbraio 2024
Inaugura il 9 novembre 2023, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (Villa Carmignani, Collesalvetti), la mostra Serafino Macchiati: Moi et l’autre. Le frontiere dell’impressionismo tra euforia Belle Epoque e drammi della psiche, promossa e organizzata dal Comune di Collesalvetti, con il Patrocinio di Regione Toscana e del Comune di Camerino, comune di nascita dell’artista; con il contributo di Fondazione Livorno.
Ideata e curata da Francesca Cagianelli e Silvana Frezza Macchiati, curatrice dell’Archivio di Serafino Macchiati, l'esposizione vuole indagare le relazioni - finora parzialmente evidenziate dalla critica - intercorse tra l'artista Serafino Macchiati (Camerino, 17 gennaio 1861 – Parigi, 11 dicembre 1916), Vittore Grubicy de Dragon e l’entourage divisionista livornese, con particolare riferimento a Benvenuto Benvenuti.
A venti anni esatti dalla prima prestigiosa monografia dedicata all’artista marchigiano, il percorso espositivo realizzato per l'occasione è imponente, con oltre 70 opere pittoriche e grafiche, provenienti da importanti collezioni italiane. La mostra è articolata in 5 sezioni, ciascuna delle quali ritagliata sulla base di criteri biografici e al contempo stilistici, che diventano funzionali all’esemplificazione di quel percorso di evoluzione stilistica che ha condotto l’artista marchigiano fino alle soglie dell’acclamazione da parte della critica europea.
Scopri di più
A distanza di vent’anni dalla prima monografia dedicata all’artista, ecco un’appassionante ricostruzione della complessa carriera pittorica e illustrativa di Serafino Macchiati (Camerino, 17 gennaio 1861 - Parigi, 11 dicembre 1916), che chiarisce per la prima volta, sulla base di una serrata indagine dell’epistolario intercorso tra l’artista marchigiano e il suo mentore Vittore Grubicy de Dragon, certi intimi e misteriosi dettagli biografici riguardanti tanto la primissima formazione sotto gli auspici di alcuni dei più prestigiosi protagonisti dell’Ottocento Italiano, in particolare Antonio Mancini, quanto il formidabile successo attinto successivamente a Parigi, in qualità di illustratore dei romanzi editi da Pierre Lafitte e Alphonse Lemerre. Tra le novità storiografiche più sensazionali di tale ricostruzione domina l’incursione nel terreno dell’orrore e del paranormale, affrontata dall’artista all’epoca della collaborazione con la rivista “Je sais tout”, i cui vertici espressivi coincidono con le illustrazioni ideate per il romanzo di Jules Claretie, Moi et l’Autre.
Le frontiere dell'Impressionismo tra euforia Belle Époque e drammi della psiche