Artemisia Gentileschi. L'Adorazione dei Magi

Milano, Museo Diocesano
dal 29 Ottobre 2019 al 26 Gennaio 2020

The exhibition

Per la prima volta dalla sua nascita nel 2001, il Capolavoro per Milano del Museo Diocesano sarà un’opera realizzata da un’artista donna: Artemisia Gentileschi.
E anche la sua Adorazione dei Magi, uno dei dipinti più significativi della carriera di Artemisia, è alla sua prima milanese. Concesso eccezionalmente in prestito dalla Diocesi di Pozzuoli (NA), la tela di imponenti dimensioni (310×206 cm), fa parte di un ciclo decorativo realizzato per la cattedrale di Pozzuoli fra il 1636 e il 1637, e sarà esposta dal 29 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini.

Il dipinto, realizzato nel periodo napoletano di Artemisia Gentileschi, è parte di un ciclo commissionato dal vescovo spagnolo di Pozzuoli Martìn de Lèon y Cardenas dopo il 1631, anno dell’eruzione del Vesuvio che risparmiò la città puteolana; ad Artemisia furono affidate ben tre tele (oltre all’Adorazione dei Magi, i Santi Procolo e Nicea, e San Gennaro nell’anfiteatro) che eseguì fra il 1635 e il 1637, anno della sua partenza per l’Inghilterra. I dipinti di Artemisia si vanno ad aggiungere alle otto altre tele del ciclo, eseguite da Massimo Stanzione, Giovanni Lanfranco, Cesare Fracanzano e altri artisti napoletani.

The catalogue

L’Adorazione dei Magi della cattedrale di Pozzuoli è uno dei capolavori della maturità di Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli post 31 gennaio 1654), grande protagonista della pittura italiana del Seicento e unica pittrice del tempo ad avere ottenuto altissimo prestigio e importanti riconoscimenti con la sua arte. Realizzata nel periodo napoletano, la tela è parte di un ciclo commissionato dal vescovo spagnolo di Pozzuoli Martín de León y Cárdenas. In quest’opera la pittrice aderisce al naturalismo moderato caro alla committenza partenopea: la sua predilezione per una gamma cromatica essenziale, risolta sulle variazioni dei toni marroni, rossi, blu e gialli, si associa alla straordinaria attenzione per la verità del dato reale e per le espressioni dei volti e a un’attenta e scenografica resa degli effetti di luce-ombra ancora di derivazione caravaggesca.

Milano, Museo Diocesano, ottobre 2019 - gennaio 2020