Nel segno di Leonardo

Modelli e sviluppi fra Lombardia e Piemonte

Vigevano, Pinacoteca Civica
dal 5 Ottobre 2019 al 6 Gennaio 2020

The exhibition

La mostra, composta di 13 opere, intende segnalare territori meno esplorati o angolazioni nuove del leonardismo. Vedere diverse opere affiancate permette di riflettere sui vari stadi dell’influenza di Leonardo su alcuni artisti a lui contemporanei o di poco successivi.
Fulcro dell’esposizione è la tavola della parrocchiale di Santa Giustina ad Affori raffigurante la Vergine delle rocce, generalmente ascritta a Luini o alla sua cerchia, prestito eccezionale in quanto non si vedeva in una rassegna pubblica da quasi quarant’anni, a cui sono state affiancate altre tre redazioni, più un magnifico Giampietrino conservato alla Pinacoteca Albertina di Torino anch’esso ispirato, molto liberamente, al capolavoro leonardesco.
Vengono esposte anche un paio di opere influenzate in varia misura dall’inafferrabile e tuttora misterioso modello della Madonna dei fusi (tra cui una del tutto inedita, di grande finezza), due bellissime tavolette da soffitto, una scultura lignea inedita di altissimo livello e un notevole, tardo Cesare Magni recentemente riscoperto, ricco di influenze extra-leonardesche, dipinto proprio negli anni in cui il pittore lavorò per Vigevano.
Significative sono anche sembrate le possibili influenze più o meno mediate del leonardismo sulla pittura piemontese, qui rappresentata da due incantevoli opere -poco note- di Defendente Ferrari e Gandolfino da Roreto.
Si tratta dunque di una mostra che presenta opere poco conosciute al pubblico, che permettono una stimolante riflessione su quanto il potente modello leonardesco abbia intrigato generazioni di artisti non solo lombardi.

The catalogue

Il volume intende indagare territori meno esplorati e angolazioni nuove del leonardismo. Vedere affiancate diverse opere quasi mai esposte precedentemente permette di riflettere sui vari stadi dell’influenza di Leonardo su alcuni artisti a lui contemporanei o di poco successivi. Fulcro della trattazione è la tavola della parrocchiale di Santa Giustina ad Affori raffigurante la Vergine delle rocce, generalmente ascritta a Luini o alla sua cerchia, prestito eccezionale in quanto non si vedeva in una rassegna pubblica da quasi quarant’anni, a cui sono state affiancate altre tre redazioni più un magnifico Giampietrino conservato alla Pinacoteca Albertina di Torino, anch’esso ispirato, molto liberamente, al capolavoro leonardesco. Sono illustrate anche un paio di opere influenzate in varia misura dall’inafferrabile e tuttora misterioso modello della Madonna dei fusi (tra cui una del tutto inedita, di grande finezza), due bellissime tavolette da soffitto, una scultura lignea inedita di altissimo livello e un notevole tardo Cesare Magni recentemente riscoperto, ricco di influenze extraleonardesche, dipinto proprio negli anni in cui il pittore lavorò per Vigevano. Significative sono anche sembrate le possibili influenze più o meno mediate del leonardismo sulla pittura piemontese, qui rappresentata da due incantevoli opere (poco note) di Defendente Ferrari e Gandolfino da Roreto. Si tratta dunque di opere poco conosciute al pubblico che permettono una stimolante riflessione su quanto il potente modello leonardesco abbia intrigato generazioni di artisti, non solo lombardi.

Vigevano, Pinacoteca Civica, ottobre 2019 - gennaio 2020