Corrado Cagli
Folgorazioni e Mutazioni
Roma,
Palazzo Cipolla
dal 8 Novembre 2019 al 6 Gennaio 2020

Roma,
Palazzo Cipolla
dal 8 Novembre 2019 al 6 Gennaio 2020
La mostra presenta un ampio repertorio di dipinti scelti oltre a un cospicuo corpus di disegni, sculture, bozzetti e costumi teatrali, arazzi e grafiche, per un totale di circa 200 opere provenienti da importanti istituzioni e prestigiose collezioni private.
Il percorso espositivo permette al pubblico la visione dei maggiori cicli pittorici realizzati dall’artista: dai primi lavori giovanili in maiolica a quelli realizzati a olio o con altre tecniche del periodo della Scuola Romana (1928 – 1938), dalle prove neometafisiche (1946 – 1947) elaborate a New York agli studi sulla Quarta dimensione (1949), per poi passare ai Motivi cellulari (1949), alle Impronte dirette e indirette (1950), alle eteree Metamorfosi (1957 – 1968), alle Variazioni orfiche (1957), alla suggestiva ed enigmatica serie delle Carte (1958 – 1963) e infine concludere con le Mutazioni modulari sviluppate fino alla metà degli anni Settanta.
Il volume, dedicato all’opera di Corrado Cagli a Roma, teatro principale delle sue gesta, presenta in considerevole parte i più significativi cicli elaborati dall’artista; e affrontando il nodo sulla “difficoltà e disagio” della critica italiana di fronte alla sua opera, dichiara giunto il momento di venire a capo di tale annosa questione interrogandosi, una volta di più, sui numerosi aspetti riguardanti le precoci logiche ideative e linguistiche di Cagli, indiscusso maestro dell’arte italiana e internazionale che dagli anni trenta ai settanta del XX secolo è stato tra i protagonisti più incisivi della scena artistica.
L’attenta rilettura delle “folgorazioni e mutazioni” linguistiche ha l’obiettivo di evitare che incomprensioni, pregiudizi e distrazioni ricorsivamente epocali perpetrino forme di oblio del suo lavoro, come in tempi e per ragioni diverse si sono già riversate perfino sull’opera di geni e grandi artisti come Piero della Francesca, Caravaggio e una quantità di altri maestri dimenticati per secoli, passati alla storia come “anonimi” pur avendo un nome e poi tornati alla considerazione pubblica grazie all’azione ermeneutica di autorevoli studiosi, appassionati e responsabili.
Roma, Palazzo Cipolla, novembre 2019 - gennaio 2020