Leonardo da Vinci
L'uomo modello del mondo
Venezia,
Gallerie dell'Accademia
dal 17 Aprile al 14 Luglio 2019

Venezia,
Gallerie dell'Accademia
dal 17 Aprile al 14 Luglio 2019
Per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci (1519-2019), le Gallerie dell'Accademia presentano la mostra Leonardo da Vinci. L'uomo modello del mondo, aperta al pubblico dal 17 aprile al 14 luglio 2019. Il museo veneziano possiede venticinque fogli autografi del genio di Vinci, disegni che offrono un excursus di estremo interesse sulla produzione di Leonardo e ne documentano, lungo tutto l’arco della sua attività, le ricerche scientifiche con studi di proporzione del corpo umano, di botanica, di ottica, di fisica, di meccanica, di armi, e le fasi preparatorie per alcuni dipinti come gli studi per la celebre Battaglia di Anghiari o la Sant’Anna con la Vergine e il Bambino.
Tra tutti eccelle l’Uomo Vitruviano, assurto a simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero.
La mostra ripercorrerà attraverso gli esempi grafici del maestro, e dei suoi allievi o seguaci, le tappe essenziali della sua esistenza, partendo da due Studi per un’Adorazione dei pastori riferibili al periodo giovanile fino alle splendide Tre figure femminili danzanti attribuibili al periodo francese, momento estremo della sua vita conclusasi ad Amboise il 2 maggio del 1519.
Una sezione speciale sarà dedicata allo studio di proporzioni e di anatomia che vedrà come fulcro lo straordinario Uomo Vitruviano accostato a importanti fogli di Windsor e ad alcune pagine del codice Huygens eccezionalmente provenienti dalla Morgan Library di New York.
In un percorso di grande suggestione, la mostra prevede l’esposizione di oltre settanta opere complessive tra le quali ben trentacinque autografe di Leonardo.
Pubblicato in occasione della riapertura straordinaria della Sala delle Asse, nel quadro dell’evento Leonardo mai visto, attraverso cui il Castello Sforzesco celebra il cinquecentenario della morte del maestro di Vinci, il volume vuole restituire un’immagine complessiva e convincente dell’ambiziosa invenzione leonardesca sia sotto l’aspetto figurativo, sia da un punto di vista storico, cercando anche di sciogliere il suo più evidente significato simbolico come poteva apparire ai contemporanei di Leonardo e del suo committente, il duca di Milano Ludovico il Moro.
I contributi sono articolati in capitoli che collocano la sala nelle vicende costruttive e decorative del castello in epoca sforzesca e conseguentemente si concentrano sull’opera di Leonardo e sul ruolo di Ludovico, personaggi collegati strettamente nei percorsi che portano all’ideazione e alla realizzazione di questa straordinaria opera d’arte, naturalistica e insieme illusionistica, ma soprattutto celebrativa, che si inserisce con dirompente novità nella tradizione delle sale dipinte. Intorno alla figura del Moro in particolare si cerca di ricostruire quell’articolato contesto di corte, animato da poeti e uomini di cultura, nel quale sono da ricercare le origini della scelta dell’immagine del gelso, un tema a cui sono dedicati ampi paragrafi e alcune precisazioni sotto il profilo delle molteplici fonti di riferimento, dirette e indirette.
Nell’ultima parte del libro trovano spazio le schede relative a dieci disegni di Leonardo, di artisti leonardeschi e di altri importanti maestri del Rinascimento, provenienti da prestigiose raccolte, dedicati a soggetti botanici e paesistici, scelti e presentati come opportunità di confronto con i disegni murali della Sala delle Asse.