Taddeo di Bartolo

Per la prima volta alla Galleria Nazionale dell’Umbria si terrà un’ampia monografica dedicata a Taddeo di Bartolo (1362 ca. – 1422), una delle più significative presenze artistiche dell’epoca, in patria e non solo. Da vero e proprio maestro itinerante, infatti, egli trascorse buona parte della carriera spostandosi tra Toscana, Liguria, Umbria, e Lazio al servizio di famiglie politicamente ed economicamente potenti, autorità pubbliche, grandi ordini religiosi e confraternite.
La mostra, curata da Gail E. Solberg, la più accreditata studiosa del pittore, presenterà 100 tavole del pittore senese, in grado di ricostruire l’intera sua parabola artistica, dalla fine degli anni ottanta del Trecento fino al 1420-22, con prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali, quali il Louvre di Parigi e il Szépművészeti Múzeum di Budapest, e con la decisiva collaborazione di enti e istituti italiani.

In un ambiente che ricreerà l’interno di una chiesa francescana ad aula, sarà ricostruito l’imponente apparato figurativo della ormai smembrata pala di San Francesco al Prato di Perugia, di cui la Galleria Nazionale dell’Umbria conserva ben 13 elementi. A questi si aggiungeranno le parti mancanti, finora individuate, come le sette tavole della predella raffiguranti Storie di san Francesco, conservate tra il Landesmuseum di Hannover (Germania) e il Kasteel Huis Berg a s’-Heerenberg (Paesi Bassi), e il piccolo San Sebastiano del Museo di Capodimonte a Napoli, che probabilmente decorava uno dei piloni della carpenteria.
La mostra documenterà inoltre le altre tipologie di opere, come gli stendardi processionali o le piccole tavole di devozione privata, consentendo una ricostruzione quanto più completa del suo catalogo.

This volume is dedicated to Taddeo di Bartolo (c. 1362-1422), painter of Sienese origin who, as the traveling master he was, spent a good part of his career moving between Tuscany, Liguria and Umbria, serving politically and economically powerful families, public authorities, large religious orders and brotherhoods. He was responsible for imposing altar polyptychs, a sacred art form of which he was the undisputed master: the recomposition of some of these apparatuses, such as the now dismembered altarpiece of San Francesco al Prato in Perugia, constitutes the fulcrum of the studies gathered in these pages.
The book also documents Taddeo’s other fields of activity: from the creation of processional banners to small tables of private devotion, up to the important role as fresco painter with the decoration of the chapel of the Palazzo Pubblico in Siena.
With historical essays and documentary apparatuses, the volume edited by Marco Pierini and Gail Solberg - the painter’s most accredited scholar - is therefore a complete and updated monograph on the figure of the artist.

Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria, March - June 2020

Summary (English texts at the end of the book)

Introduction
Marco Pierini

Dedicated to Taddeo di Bartolo: the exhibition
Gail E. Solberg

Before and after Taddeo. Painting in Perugia at the turn of the fifteenth century
Emanuele Zappasodi

Following in the steps of Taddeo: Benedetto di Bindo in Umbria
Veruska Picchiarelli

The context for Taddeo di Bartolo's 1403 Perugia polyptych: San Francesco al Prato
Donal Cooper e Alberto Maria Sartore

Fashioning and functioning of double-sided altarpieces from Duecento to Quattrocento
Machtelt Brüggen Israëls

The predella of Taddeo di Bartolo's Perugia altarpiece: structure and programme
Christa Gardner von Teuffel

The working methods of Taddeo di Bartolo's bottega: a mix of Medieval models and the pleasure of artistic creation
Maria Cristina Tomassetti and Daniele Costantini

Taddeo di Bartolo: a diagnostic laboratory for images open to the public.
Scientific Examinations of the San Francesco al Prato polyptych, 'Annunciation' and 'Pentecost' conserved at the Galleria Nazionale dell’Umbria
Emanuela Massa, Anna Pelagotti (Art-Test Firenze), Salvatore Schiavone and Maria Francesca Alberghina (S.T. Art-Test)

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