Mario Airò

Modellare l'acqua

Tirana, Bazament
dal 27 Febbraio al 22 Marzo 2020

The exhibition

Modellare l’acqua, progetto dell’artista Mario Airò, prosegue il percorso di valorizzazione delle eccellenze artigianali abruzzesi che innerva una delle linee programmatiche della Fondazione Malvina Menegaz. L’Abruzzo possiede un’enorme ricchezza di tradizioni legate all’artigianato, un patrimonio che sta incontrando un rinnovato interesse. Tramite il confronto fra artigiani, piccole e grandi imprese, designer, artisti, esperti di tecnologia, la Fondazione ha voluto ribadire che i frutti di questa tradizione possono essere testimonianze di comunità in movimento, “prodotti ad alta intensità di cultura” capaci di costituire un formidabile fattore di crescita culturale, economica e sociale.
Pertanto, dopo la vincita della III edizione del bando con l’arazzo di Stefano Arienti, Retina, il nucleo del progetto nasce guardando ad un’altra tradizione artigianale del territorio, la ceramica di Castelli. Il paese in provincia di Teramo è storicamente uno dei maggiori centri di produzione ceramica in Italia, che ha toccato i vertici qualitativi nel Cinque e Seicento. Nella modellazione castellana Airò ha riconosciuto le qualità ideali per formalizzare la propria idea progettuale, nata dalla fascinazione per il mondo naturale e i fenomeni legati all’acqua. Interpretando in senso contemporaneo la maiolica, l’artista ha ideato un’installazione che rielabora il tema della fontana, modellando una forma ispirata poeticamente al greto di un fiume che fa da supporto a un ciclo di scorrimento di olio.

The catalogue

In this catalogue, the aquatic theme emerges as a formal and symbolic paradigm in Mario Airò’s work. For an artist who declares he wishes to shape even the space that houses his work, water, formlessness in its liquid state, is almost an idiosyncrasy. If form is in the foreground, one must not forget in the background the symbolic power this element historically brings with it, to the point that it becomes the metaphor of an age in sociologist Zygmunt Bauman’s – now overused – definition, increasingly embracing all aspects of human existence: love, fear, life, modernity.
The course of this work of Airò’s now converges in the project Modellare l’acqua. On this occasion the focus is the subject of water itself:“almost – in the words of the artist – as though we wanted to put this affinity into operation meaning what I do produces an evocative habitat that might encourage this inclination towards active contemplation.” He feels “challenged to find an equivalent for it in sculpture, to seek a restitution above all of its spell, its grace, its sound, which is pure silence.”11 At the centre of his reasoning are the movements of water, the micro-flows found in places such as river and stream beds, the pebbles and recesses that inhabit these places and that shape and model the flow of the liquid.

Tirana, Bazament, February - March 2020
Castelbasso, Palazzo De Sanctis, July 2020