1965-1990. Gianni Berengo Gardin e la Olivetti

Torino, CAMERA
dal 1 Ottobre al 15 Novembre 2020

The exhibition

Curato da Margherita Naim e Giangavino Pazzola, il progetto espositivo evidenzia l’intensità del rapporto professionale tra il fotografo e l’azienda di Ivrea, attraverso un’accurata selezione pressoché inedita di oltre 70 fotografie d’epoca in bianco e nero, pubblicazioni e altri documenti d’archivio ripensati secondo una scelta curatoriale che delinea due nuclei: uno formale che indaga il tema del valore del progetto d’architettura (industriale, residenziale, sociale, ecc.); un secondo che più esplicitamente traduce un sistema sociale di relazioni dentro e fuori la fabbrica. Berengo Gardin, infatti, è uno tra gli autori che ha collaborato più a lungo con la Olivetti, descrivendo i suoi servizi fotografici di sia il valore sociale del progetto d’architettura sia l’organizzazione di un sistema di servizi sociali e culturali che animava la fabbrica e il territorio. La mostra 1965-1990. Gianni Berengo Gardin e la Olivetti è inoltre un omaggio che i due istituti culturali dedicano all’autore in occasione dei suoi 90 anni.

La mostra ha origine da un progetto di ricerca e studio bandito dall’Associazione Archivio Storico Olivetti nel 2018 e svolto da Margherita Naim attraverso l’analisi e schedatura dei documenti fotografici di GBG conservati nei fondi della Società Olivetti, e si sviluppa all’interno di un protocollo di intesa tra il Dipartimento Archivi di CAMERA e l’Associazione, rivolto alla mappatura e alla valorizzazione dei fondi fotografici custoditi a Ivrea – all’interno della più ampia cornice del Censimento delle raccolte fotografiche in Italia realizzato da CAMERA su scala nazionale. Una collaborazione consolidata, quella tra Camera e l’Associazione che, lo scorso anno, ha dato vita alla mostra 1969. Olivetti Formes Et Recherche. Una Mostra Internazionale e che anche in questa occasione trova puntuale restituzione a livello locale attraverso un riallestimento della mostra a fine anno, ad Ivrea, negli spazi del Museo Civico “P.A. Garda”.