Luca Campigotto

American Elegy

Venezia, Bugno Art Gallery
dal 15 Maggio al 3 Luglio 2021

The exhibition

In occasione della 17esima Biennale di Architettura di Venezia, la Bugno Art Gallery riprende la sua programmazione con la personale di Luca Campigotto intitolata American Elegy. A cinque anni dalla sua ultima mostra presso la galleria veneziana, un nuovo progetto e un nuovo libro che, come il titolo suggerisce, si pongono come rappresentazione lirica di un’America senza tempo. Un viaggio della memoria, “on the road” attraverso il West sconfinato del mito, denso di rimandi a quell’immaginario letterario e cinematografico tanto caro all’autore. Scorrono così la maestosità dei canyons della Monument Valley, il silenzio hopperiano delle periferie del Montana, la suggestiva desolazione delle “ghost town” della California e del Wyoming con i loro edifici abbandonati e i cimiteri d’auto d’epoca.
Dopo aver immortalato l’atmosfera notturna della New York che va scomparendo in Gotham City (2012) e la doppia identità della Cina, in bilico tra tradizione e slancio avveniristico, in Iconic China (2017), Campigotto torna a raccontarci l’America attraverso la consueta forza evocativa dei suoi scatti che, in omaggio alla tradizione della grande fotografia americana del XIX e XX secolo – da Mathew Brady a Carleton Watkins, da Timothy O’Sullivan a Walker Evans – ci riconducono alla vera anima di quei luoghi intrisi di storia, attesa e spirito di avventura.
In mostra saranno esposte 17 fotografie di grande formato selezionate tra le 70 presenti nel volume dedicato al progetto.

The catalogue

First 250 copies signed by the author, exclusive for purchases via Silvana Editoriale's website

The canyons and deserts of the vast natural landscapes of the American West (Grand Canyon, Monument Valley, Death Valley, Canyonlands, Canyon de Chelly) and the coal-mining ghost towns of California and Wyoming. A town in Montana whose brick architecture is reminiscent of Edward Hopper’s paintings. Liquor stores, Idaho’s large auto cemeteries, the Bronx and the other industrial fringes of New York City. The sense of distance and the solitude of the wild frontier and the urban periphery alternate between dazzling daytime lights and mysterious nocturnes.
This lush book presents seventy color photographs imbued with clarity and nostalgia, accompanied by short poetic notes as travel counterpoints. A journey on the thread of personal memories which in turn echo literary and cinematographic works. An evocation in images and words of some American topoi, above all the timeless myth of “on the road” travelling.

Contents

The Gigantic Theater
Walter Guadagnini

Device and Memory of the Sublime Landscape
Roberto Puggioni, Mauro Pala

Biography