Goya, Boucher, Ricci, Batoni e i maestri del '700 nelle città del Cybei

Carrara, Museo CARMI
dal 11 Giugno al 10 Ottobre 2021

The exhibition

Scultore, abate, praticante di pittura e primo Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Giovanni Antonio Cybei (Carrara 1706 – 1784) fece gran tesoro delle suggestioni pittoriche avute nei suoi viaggi, che questa mostra vuole ricreare. Il Cybei fra i personaggi meno noti del Settecento artistico italiano, fu una delle personalità più interessanti, come dimostrano le sue opere destinate ai più importanti luoghi d'arte d'Europa: dalla Basilica di San Pietro alla Reggia di Venaria, dall’Ermitage di San Pietroburgo con il ritratto di Caterina II di Russia, al Victoria & Albert Museum di Londra con quello del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena.

In occasione delle celebrazioni dei 250 anni dell'Accademia – che aprì i suoi corsi nella primavera del 1770 – all'artista, e all'universo di relazioni e influenze che ebbe nel corso della sua non breve vita, è dedicata la mostra Goya, Boucher, Ricci, Batoni e i maestri del '700 nelle città del Cybei, a cura di Marco Ciampolini, al Museo CARMI di Villa Fabbricotti a Carrara, spazio dedicato alla valorizzazione della storia cittadina attraverso l'arte e gli artisti che vi hanno abitato e operato.

The catalogue

In occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario della fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, il volume prende spunto dai soggiorni artistici di Giovanni Antonio Cybei (Carrara, 1706-1784) – scultore abate e primo direttore dell’istituzione – per illustrare il ricco e variegato ambiente culturale delle città dove egli lavorò.
Uomo di ampie vedute, Cybei si lasciò affascinare dal mondo della pittura, così che la sua arte fu caratterizzata da una sensibilità materica, acquisita grazie allo studio con Corrado Giaquinto e alimentata attraverso commissioni svolte assieme a Pompeo Girolamo Batoni e Giovan Battista Tempesti. Tale interazione rappresenta una componente essenziale della sua produzione, in linea con gli intenti della scultura barocca, che fin dall’origine lanciò una sfida aperta alla pittura, arte mimetica per eccellenza.
L’abate lavorò in importanti centri locali, ma anche in luoghi considerati minori, circostanza che consente di accendere i riflettori sulla variegata situazione dell’Italia e sulle sue numerose “repubbliche artistiche”, territori capaci di committenze di primissimo piano, ingiustamente ancora poco considerate.

Carrara, Museo CARMI, giugno - ottobre 2021