David Simpson

Marmi Romani

Verona, Studio La Città
dal 11 Ottobre al 27 Novembre 2021

The exhibition

Le tele di David Simpson, artista americano dedito al monocromo, saranno messe a confronto con la possenza di antichi pezzi scultorei di epoca romana. L’idea è quella di indagare trasversalmente sul concetto di Bellezza, attraverso il dialogo fecondo che può nascere tra antico e contemporaneo.
Una figura femminile, un capitello ostiense, un’amazzonomachia e tre architravi, tutti databili tra il I e il II secolo d.C., coabiteranno in galleria assieme alle pitture interferenziali di Simpson. L’idea è quella di indagare trasversalmente sul concetto di Bellezza, attraverso il dialogo fecondo che può nascere tra antico e contemporaneo. I pezzi in mostra, quasi agli antipodi nella loro diversità, sono accomunati dal “codice” esecutivo con il quale sono stati realizzati, da qui il titolo della mostra curata da Marco Meneguzzo.

The catalogue

Confronting codes: the ancient and the contemporary. This comparison is always fascinating, as it creates a kind of temporary short-circuit that allows you to traverse millennia thanks to art codes which, among their categories, also have that of timelessness.
[...] David Simpson resembles in his work this infinite repetition (with continuous variations), whose aim is also to reveal the infinity of the modus operandi that has been chosen. A kind of invitation to a possible eternity, which in comparison with the decorative code of the unknown Roman worker, can easily last two thousand years. (Marco Meneguzzo)

Verona, Studio La Città, October - November 2021