#FacceEmozioni
1500-2020: dalla fisiognomica agli emoji
Torino,
Museo del Cinema
dal 17 Luglio 2019 al 6 Gennaio 2020
Torino,
Museo del Cinema
dal 17 Luglio 2019 al 6 Gennaio 2020
Una grande esposizione che, partendo dalla prestigiosa collezione del Museo Nazionale del Cinema, racconta gli ultimi cinque secoli di storia della fisiognomica. Un percorso emozionale tra maschere e sistemi di riconoscimento facciale che conferma, ancora una volta, come il volto sia il più importante luogo di espressione dell’anima e cerca nei tratti del viso, ma anche nella sintesi grafica degli emoji, i riscontri dei caratteri e delle emozioni delle persone. Il percorso scelto si concentra sulle arti performative e si interseca con arte, scienza, tecnologia e comunicazione. Il visitatore viene coinvolto in un lungo e affascinante racconto che collega lo studio dei volti del primo pittore del Re Sole, Charles Le Brun, ai vetri per lanterna magica e agli emoji, ai manuali per l’attore, alla tecnica del morphing, ai più avanzati software di face recognition o alle opere di artisti contemporanei che esplorano il volto e le emozioni.
A cura di Donata Pesenti Campagnoni e Simone Arcagni
Faccine o emoji che comunicano l’emozione del momento, software in grado di riconoscere un volto, di ricostruirne o manipolarne i tratti somatici: sono esperienze che caratterizzano la società tecnologica contemporanea, ma che hanno radici profonde nel passato.
Da sempre, infatti, il volto è lo “specchio dell’anima” e viene esplorato come luogo privilegiato su cui si disegnano i caratteri e le emozioni dell’uomo. È quello che ha fatto la fisiognomica, una “pseudoscienza” che sin dall’antichità ha intrecciato i suoi percorsi con ambiti molto differenti tra loro.
Alla fisiognomica è dedicata una preziosa collezione del Museo Nazionale del Cinema che ha ispirato una mostra e questo volume: cinque secoli di dialogo tra arte della rappresentazione e arte della recitazione e, parallelamente, un inevitabile confronto con l’universo tecnologico e digitale di oggi.
Torino, Museo del Cinema, luglio 2019 - gennaio 2020