Il Déco in Italia, l’eleganza della modernità è il titolo della mostra inedita che il Forte di Bard, in collaborazione con Silvana Editoriale, ospita dal 2 dicembre 2022 al 10 aprile 2023. Un grande progetto espositivo, curato da Francesco Parisi, che presenta 230 opere tra pittura, scultura, decorazioni murali, arti applicate, manifesti e illustrazioni che svelano l’evoluzione del Déco.

La mostra segue un percorso scandito in nove sezioni tematiche, ma anche ripartito per tecniche. Accanto alla Sezione dedicata a Monza 1923-1930 e a Parigi vi sono infatti sezioni dedicate alla pittura, alla scultura, alle arti decorative, alla grafica editoriale e al manifesto.
Ogni sezione della mostra è sviluppata considerando un dialogo attivo tra le diverse manifestazioni artistiche: la funzione di questa mostra è quella infatti di porre in risalto il fil rouge del gusto déco italiano, rilevando le necessarie intersezioni di stili e temi guida – come la danza, la maschera e la spinta sintetica nella ricerca formale di animali esotici, ad esempio – che favorì quella ricerca orientata verso una maggiore struttura architettonica e geometrizzazione delle forme; nelle arti decorative l’attenzione al mondo naturale e alle asimmetrie giapponesi andarono sempre più attenuandosi, a favore di un atteggiamento certamente più leggero e sensuale, nel quale è possibile riconoscere evocazioni da stili diversi, dal neoclassicismo al rococò, alle cornucopie rinascimentali e, ancora una volta, alle iconografie delle maschere.

Il termine Art Déco deriva dall’abbreviazione riferita all’Exposition International des Arts Decoratifs et Industriels Modernes, tenuta a Parigi nel 1925, che diede il via ad un fenomeno che rivoluzionò lo stile e il gusto nelle arti decorative, arti visive, architettura e nella moda. La mostra oltre a ricostruire proprio la sezione italiana presente a quell’evento epocale, intende restituire una sorta di fotografia di quanto si andava producendo in quegli anni non solo nelle arti decorative ma anche in pittura, scultura e grafica. Esposte non solo le sfavillanti ceramiche firmate da Gio Ponti per Richard Ginori e le delicate trasparenze buranesi di Vittorio Zecchin, ma anche opere di pittura e scultura, connotate da quel gusto sintetico e lineare che caratterizzò una parte dell’arte italiana di quegli anni.

Molte le opere pregevoli, come il pannello in ceramica di Galileo Chini che ornava il salone del padiglione Italia, il ritratto di Augusto Solari di Adolfo Wildt, le celebri ceramiche di Francesco Nonni e straordinari dipinti di Aleardo Terzi e Umberto Brunelleschi che segnano un versante più illustrativo della pittura di quegli anni, gli studi preparatori per il grande arazzo del Genio Futurista di Giacomo Balla (che ornava la scalinata del Grand Palais). Tra i numerosi ritratti femminili svetta uno dei dipinti più rappresentativi di Giulio Aristide Sartorio.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, a cura di Francesco Parisi che presenta saggi del curatore e di Roberto Dulio (architettura), Stefano Andrea Poli (Arti decorative), Manuel Carrera (il ritratto Déco), Alessandro Botta (l’illustrazione) e Mario Finazzi (Futurismo e Déco). Il catalogo è corredato di un ampio apparato scientifico completo di schede critiche delle opere e biografie degli artisti nonché dalla bibliografia di riferimento.

Informazioni

Forte di Bard
2 dicembre 2022 - 10 aprile 2023

Orari
Da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Lunedì chiuso
Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00
1° gennaio dalle 14.00 alle 20.00
Chiuso il 24 e 25 dicembre
Apertura serale festività natalizie
Dal 26 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, aperto tutti i giorni con prolungamento orario serale sino alle ore 20.00, con chiusura biglietteria alle ore 19.00. Sabato 31 dicembre: chiusura ore 19.00.

Associazione Forte di Bard
T. + 39 0125 833811 | info@fortedibard.it Prenotazione visite guidate
prenotazioni@fortedibard.it
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