Marotta

Un’ampia monografia dedicata alla produzione degli anni sessanta di Gino Marotta (Campobasso, 1935), uno fra i più conosciuti artisti italiani nel panorama internazionale. La sua opera, nota soprattutto per la ricerca condotta sul rapporto tra dimensione naturale e artificiale, e sulla riproduzione del mondo biologico attraverso materiali inediti, quali appunto i metacrilati, è stata presentata nei più grandi musei del mondo, ottenendo importanti riconoscimenti da critica e pubblico. Il volume, dopo un saggio di Maurizio Calvesi che inquadra con attenzione la figura dell’artista e alcune note critiche di Lorenzo Canova, propone, in sette sezioni, un percorso cronologico e tematico attraverso i lavori in metacrilato di Marotta: dai cicli avviati negli anni sessanta in cui si è avvalso dell’impronta e dello stampo a quelli caratterizzati da un utilizzo particolarissimo della luce artificiale, dagli “Environments” alle opere incentrate sulla sagoma e sul profilo, dalle icone della storia dell’arte riprodotte sui materiali plastici all’attività, tutt’altro che secondaria, che lo ha portato a collaborare per teatri e cinema d’avanguardia, con la realizzazione di scenografie memorabili, fino a giungere ai Nuovi Metacrilati, realizzati alla fine degli anni novanta.

Il volume è completato da una sezione di apparati curati da Isa Francavilla, con fotografie di repertorio, un'antologia critica essenziale  e cenni biobibliografici.