Nanine Burkart

La monografia è dedicata all’artista tedesca Nanine Burkart (Königsberg, 1942), di cui è proposta una significativa selezione di opere realizzate dagli anni ottanta a oggi.

La scelta del periodo e delle tele documenta l’ultimo periodo di attività – trascorso prevalentemente in Carinzia, dove si trova il luminosissimo e silenzioso atelier dell’artista – caratterizzato dall’approdo a una pittura astratta, in cui la forma sembra svanire negli strati di colore. La lettura cronologica delle opere permette di cogliere sia il generale dissolvimento dell’immagine e dello sfondo sia la forte tendenza verso una riduzione nell’uso del colore, tanto da rasentare, in alcuni casi, la monocromia. Questa attitudine tuttavia si è smorzata negli ultimi anni, quando l’artista ha recuperato la presenza dei colori forti – rossi lacca, verdi smeraldo, blu cobalto – spesso accostandoli alla musica, altra sua grande passione.

I saggi critici di Marzia Ratti, Arnulf Rohsmann, Federico Zanoner e una testimonianza del musicista Paolo Restani, accompagnano il catalogo delle opere. Completano il volume apparati bio-bibliografici.