Giuliana Cunéaz

Giuliana Cunéaz, artista di origini valdaostane, conduce un’indagine che coniuga ricerca plastica a sperimentazioni video, e che utilizza pertanto tutti i media artistici, dalla videoinstallazione alla scultura, dalla fotografia alla pittura sino agli schermi dipinti.

Questa monografia, con interventi critici di Sergio Risaliti, James Putnam e Giovanni Iovane, presenta gli esiti della ricerca intrapresa dall’artista dall’inizio della sua attività (1990) fino a oggi, attraverso sei sezioni – Il Corpo Immaginato, Fenotipi, In Trance, Spazi nomadi, Fluttuazioni quantiche – che abbracciano ciascuna diversi progetti. Se i primi lavori denotano una rielaborazione dei linguaggi minimalisti e di quelli legati all’arte povera, gli ultimi si caratterizzano per esiti di sofisticata elaborazione, anche grazie all'utilizzo del 3D, che, dal 2005, è entrato nel suo linguaggio espressivo.

In Occulta Natura per esempio, uno degli ultimi progetti, l’artista acquisisce immagini tratte dal mondo della scienza e della nanoscienza, che, rielaborate in 3D, diventano una sorta di paesaggio virtuale, abitato da creature in movimento.

Il volume è completato da apparati, contenenti un’antologia critica e note bio-bibliografiche.