Christian Biecher architecte

Al crocevia tra il rigore modernista e la follia delle piegature si apre l’universo ludico dell’origami: un gioco di tagli a trapezio cui Christian Biecher si dedica con una costanza che sconfina nell’ostinazione. Come tutti i creativi d’oggi, Biecher lavora ai limiti dell’arte contemporanea. Il motivo delle pieghe, delle sfaccettature e delle geometrie luminose compare nel progetto di ristrutturazione della Borsa di Budapest e ritorna in altri edifici costruiti nel mondo: da Fauchon a Praga, nel centro culturale di Place des Fetes a Parigi, nel palazzo d’angolo Nissen a Kyoto – la cui griglia bianca è ispirata al disegno di un kimono tradizionale –, nel negozio di Harvey Nicholas a Hong Kong, e ancora nella casa di quartiere Sora a Shiki in Giappone e nella proposta di plesso scolastico a Pechino.

La presentazione dei progetti delle opere di architettura e design di Biecher è preceduta da un testo di Cristina Morozzi ed è completata da apparati biografici.