Bernard Plossu

Bernard Plossu (1945), un des plus grands photographes français contemporains, est en train de renouer avec une tradition bien peu française, celle de la photographie de paysage, sur un territoire naturel, celui de son propre pays, la France. Photographier le paysage n’a jamais constitué un enjeu important pour la photographie française. Ce sont plutôt les américains qui ont exploré cette tradition. Mais photographier le paysage rural est de moins en moins fréquent. Si quelques artistes se sont consacrés au paysage urbain, peu, à notre époque, veulent s’intéresser à une nature calme : sans doute pensent-ils qu’elle n’est plus une réalité, tout au plus un mythe.

Bernard Plossu prend les choses de façon plus simple: si, muni d’un appareil photographique allégé (petit format, objectif de 50mm normal, pellicule noir et blanc), on décide de contempler la France profonde du point de vue d’un marcheur, livré aux découvertes visuelles inattendues d’un paysage sans drame, heureux, négligé le plus souvent par des observateurs qui refusent d’en accepter l’évidence d’une beauté encore miraculeusement intemporelle, alors tout change. Le style refuse l’emphase, réduit la vision à des éléments simples, des lignes harmonieuses qui n’attendaient que leur révélation photographique. Comme s’il fallait le regard pacifié d’un photographe au comble de son art, porté par l’extraordinaire efficacité d’un langage simplifié, pour que nous puissions atteindre à la révélation contemporaine du paysage français dont, depuis le peintre Corot, seuls quelques grands artistes avaient retenu les leçons.

Carcassonne, October 2010 - Mai 2011

Bernard Plossu (1495), uno dei più grandi fotografi francesi contemporanei, sta tentando far riemergere e rifiorire una tradizione non prettamente francese, quella della fotografia di paesaggio del territorio naturale, con come soggetto prediletto proprio il suo paese natale, la Francia. Fotografare il paesaggio non ha mai costituito un particolare oggetto di interesse per la fotografia francese. Sono gli americani che hanno esplorato maggiormente questo campo. Ma la fotografia dedicata al paesaggio rurale è sempre meno frequente.

Se alcuni artisti si sono dedicati al paesaggio urbano, pochi sono quelli che si interessano alla tranquillità della natura: si pensa che non sia più un soggetto reale nel mondo contemporaneo, ma un mito, un'Arcadia.

Bernard Plossu segue la filosofia della semplicità: munito di una leggera macchina fotografica (piccolo formato, obiettivo di 50mm, pellicola per bianco e nero), ha deciso di andare alla scoperta di una Francia profonda, adottando il punto di vista di un viaggiatore, libero di scoprire visuali insolite e inattese di un paesaggio felice, spesso dimenticato da quegli osservatori che rifiutano di accettare l'esistenza di una realtà ancora miracolosamente intatta. Lo stile rifugge l'enfatizzazione, e si concentra su uno stile semplice, fatto di linee armoniose che non attendono altro che di essere colte nella loro essenza.

Solo pochi altri grandi artisti, tra cui il pittore Corot, hanno capito l'importanza dello sguardo sereno unito a un linguaggio semplificato quali utili strumenti per portare alla luce del contemporaneo il paesaggio francese al di fuori dell'area urbana.

Carcassonne (Francia), ottobre 2010 - maggio 2011