Al Barocco, una delle stagioni più seducenti della storia dell’arte, è dedicato questo catalogo, edito in occasione di una grande mostra curata da Vittorio Sgarbi, che riunisce novanta opere fra dipinti, sculture ed oreficerie, destinate nei secoli scorsi alle chiese e ai palazzi del vasto territorio marchigiano.
Questi luoghi – da Macerata ai Monti Sibillini, passando per San Severino, Camerino, Matelica e Fabriano – furono capaci, nel corso del Seicento, di attirare i maggiori artisti del secolo, grazie ai prelati che guidavano le diocesi e che erano espressione delle famiglie più in vista di Roma, come gli Altieri, i Barberini, i Mattei, affiancati da un folto manipolo di esponenti del patriziato locale.
I saggi che introducono il catalogo indagano le dinamiche artistiche del periodo, mettendo in luce i legami culturali del territorio con i due centri più importanti dello Stato Pontificio: Roma e Bologna.
Fra le opere riprodotte figurano quelle di artisti come Pomarancio e Andrea Lilli, pittori di collegamento tra il Tardo Manierismo e il Barocco, i caravaggeschi Orazio Gentileschi, Giovanni Francesco Guerrieri, Valentin de Boulogne, Ribera, e ancora testimoni del classicismo come Guido Reni, Guercino, Sassoferrato, senza tralasciare l’attività di alcuni artisti locali come Paolo Marini o Giacomo Giorgetti. Oggetti di elevatissimo livello artistico documentano infine la diffusione delle novità del Barocco trionfante anche nei campi delle arti minori quali l’oreficeria e l’intaglio ligneo. Il volume è completato da apparati bibliografici.
San Severino Marche (MC), luglio - dicembre 2010