L'Accademia Carrara di Bergamo, oltre a essere la maggiore collezione Civica italiana, è uno dei musei più raffinati e più amati dai collezionisti e dai conoscitori dell'arte.
Fra le scuole pittoriche regionali in essa rappresentate, un posto di eccezionale rilievo è quello occupato dalla pittura veneta, che si spiega ricordando la storia culturale e politica di Bergamo, a lungo legata a Venezia e parte del territorio della repubblica Serenissima tra il Quattrocento e il Settecento.
Questo volume, edito in occasione di una mostra al Chiostro del Bramante di Roma, presenta un percorso nella pittura veneta attraverso i capolavori dell'Accademia di Carrara, lungo quattro i secoli indicati.
Dalle personalità celeberrime di Pisanello, Giovanni Bellini e Carpaccio, si entra nella piena età del Rinascimento settentrionale, il cui protagonista è Lorenzo Lotto, affiancato da Tintoretto, Veronese e Paris Bordon, solo per citarne alcuni. Dalla meno conosciuta stagione seicentesca, si passa agli straordinari capolavori di Tiepolo e ai vedutisti del secolo successivo: Carlevarijs per primo e poi Canaletto, Guardi e Bellotto.
Il volume si configura così come un manuale di storia dell'arte di quella scuola pittorica che ha reso l'Italia grande e celebrata nel mondo. Ai testi introduttivi di Giovanni Valagussa e Giovanni C. F. Villa, dedicati alla collezione bergamasca e alla pittura veneta, seguono un intervento di Gianluca Poldi circa i restauri compiuti su quindici opere, indici di nomi e apparati bibliografici.
Roma, ottobre 2010 - gennaio 2011