Carlo Ceresa

Un pittore del Seicento lombardo tra realtà e devozione

  • Edited by Simone Facchinetti, Francesco Frangi, Giovanni Valagussa
  • Binding Paperback with flaps
  • Size 24 x 28 cm
  • Pages 304
  • Illustrations 89 in b/n e 115 a colori
  • Language Italian
  • Year 2012
  • ISBN 9788836622870
  • Price € 34,00  € 32,30
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Abstract

Carlo Ceresa (1609-1679), uno dei più illustri pittori bergamaschi del XVII secolo, è il protagonista di questo volume, edito in occasione di un’importante retrospettiva ospitata nella sua città natale. Sopravvissuto all’ondata di peste del 1630, Ceresa inizia una prolifica attività come pittore di pale d’altare, distinguendosi al contempo per le abilità di ritrattista. Attraverso novanta opere scelte tra quelle più rappresentative del suo catalogo, il volume ripercorre così la sua attività, dagli esordi giovanili alla maturità, fino alla vecchiaia.L’estrema cura esecutiva delle sue opere e la qualità dello  stile, oltre alla capillare diffusione delle sue opere nel territorio, oltre alla capillare diffusione delle sue opere nel territorio della provincia, lo qualificano – insieme al conterraneo Evaristo Baschenis – come uno dei migliori esponenti della pittura lombarda del Seicento: i saggi accolti nel volume tracciano con completezza la figura di questo pittore che, nella scelta poetica di forte ispirazione realista, si discosta dalla grande pittura barocca del tempo. Il volume è corredato da un regesto documentario, da una biografia dell’artista e da apparati bibliografici.

Testi di: Davide Bonfatti, Anna Colla, Odette d'Albo, Simone Facchinetti, Francesco Frangi, Alfonso Litta, Gabriele Medolago, Giovanni Valagussa.

Carlo Ceresa: nacque nel 1609 a San Giovanni Bianco, paese della val Brembana, e visse un'infanzia difficile, in condizioni di estrema povertà. Verso i vent'anni cominciò ad eseguire i primi affreschi nelle chiese dei paesi limitrofi, riscuotendo approvazione. Solo allora cominciò a frequentare la bottega del milanese Daniele Crespi. La morte del suo maestro, avvenuta nel 1630 a causa della peste, lo riportò nella sua valle, dove ricominciò a dipingere nelle chiese e santuari locali. Si sposò con Caterina Zignoni, appartenente ad una famiglia benestante della zona: forte della sicurezza emotiva e finanziaria acquisita, si concentrò sempre più nella sua attività, che ne risentì positivamente. La grande mole di lavoro portò il Ceresa a trasferirsi nella città di Bergamo, dove morì all'inizio del 1679.

Bergamo, marzo - giugno 2012