Nam June Paik in Italia

  • Edited by Silvia Ferrari, Serena Goldoni, Marco Pierini
  • Binding Paperback with flaps
  • Size 19,5 x 24 cm
  • Pages 216
  • Illustrations 210 in b/n e a colori
  • Language Italian
  • Year 2013
  • ISBN 9788836626182
  • Price € 30,00  € 28,50
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Abstract

Nam June Paik, considerato padre della videoarte, protagonista del movimento Fluxus, è fra gli artisti che hanno maggiormente incarnato i concetti di nomadismo, internazionalismo, rottura dei confini geografici e culturali nella seconda metà del Novecento. Nato a Seoul nel 1932, ha studiato musica all’Università di Tokyo, è approdato in seguito in Germania, e infine si è stabilito negli Stati Uniti. Eppure c’è un altro paese che si deve aggiungere tra quelli che hanno segnato l’arte e la vita di Paik: il nostro. Il legame dell’artista con l’Italia comincia negli anni della giovinezza quando si appassiona all’opera lirica: “L’opera – ricorderà più tardi – rappresenta quello che ricerco nell’arte elettronica, in un’opera c’è tutto: la musica, il movimento, lo spazio. Così, se un’operazione di arte elettronica riesce con successo, ritengo che debba essere considerata un’Opera elettronica”.

Questo volume raccoglie in una cronologia ragionata le tracce e le memorie del passaggio in Italia di Paik e delle sue opere attraverso un regesto cronologico che parte dalla seconda metà degli anni Sessanta e arriva fino ai giorni nostri, corredato da materiale iconografico composto da ritratti, documentazioni di performance, allestimenti di mostre e opere realizzate durante i suoi soggiorni italiani.

Testi: Henry Martin, Marco Pierini.

Modena, febbraio - giugno 2013