Apulia out of Apulia: Apulian Medieval Works of Art in International Museums

Author: Tessa Garton
Abstract

ITALIANO
La Puglia fuori dalla Puglia: opere d’arte medievali pugliesi nei musei internazionali

Concentrandosi su una selezione di opere d’arte nei musei internazionali, questo articolo sottolinea la diversità delle influenze culturali che interessavano la Puglia medievale. Il mantello di Enrico II, a Bamberga, ricamato con immagini classiche e bizantine su una seta bizantina importata, e donato da Ismahel di Bari all’imperatore tedesco, indica le connessioni culturali internazionali della Puglia all’inizio dell’XI secolo. Una lastra di marmo a Kansas City, nel Missouri, simile agli esempi a Siponto e Monte Sant’Angelo, appartiene a una serie di recinzioni presbiterali scolpite a Costantinopoli tra la fine del V e l’inizio del VI secolo ed esportate nelle province del Mediterraneo. Alcune sculture conservate in musei tedeschi e americani possono essere identificate con opere della cosiddetta ‘scuola di Acceptus’, un primo laboratorio romanico nella Puglia dell’XI secolo, che produce arredi liturgici e sculture architettoniche, tra cui pulpiti e troni episcopali con supporti zoomorfi e una forma distintiva di capitello a stampella, generalmente decorata con animali fantastici addossati.
Un gruppo di olifanti d’avorio nei tesori ecclesiastici europei e nei musei internazionali mostrano somiglianze stilistiche e iconografiche con la scuola di Acceptus. Il repertorio iconografico combina influenze islamiche, bizantine e classiche, e risulta ampiamente utilizzato negli arredi ecclesiastici e nella scultura architettonica della regione nell’XI secolo. Questi olifanti sembrano essere stati prodotti nello stesso ambiente culturale e artistico come oggetti di lusso portatili. La loro influenza tocca non solo l’Italia meridionale, ma anche la sfera mediterranea e il nord Europa. Un altro esempio di questo mondo multiculturale di prestigiosi oggetti di lusso è un leone di bronzo, noto come leone di Mari Cha, che mostra sorprendenti somiglianze con la scultura pugliese dell’XI secolo, come i sostegni a forma di elefante e leone dei troni di Canosa e Siponto. Queste opere forniscono la prova di un ricco scambio di influenze artistiche tra Oriente e Occidente e tra le culture islamica, bizantina ed europea.

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