Decoro a «Korbboden» (fondo di canestro): una nota sul «vizio di noi occidentali, della spiegazione mimetica delle immagini, anche in presenza di disegni astratti»

Author: Silvana Casartelli Novelli
Abstract

Nel 1974 il linguaggio ‘geometrico’ della scultura altomedievale “a funzione liturgica” faceva il suo esordio nel Corpus della Scultura Altomedievale, nel volume della Raspi Serra (1974), nella lezione del decoro a «Korbboden» (fondo di canestro) del Kautzsch (1939), da cui la lunga fortuna del giudizio che l’approdo della scultura altomedievale agli «entrelacs carolingi» si formi dal «passaggio dell’eredità tardoantica nel linguaggio di élite delle capitali della Langobardia meridionale».
Ma nello stesso 1974 Angiola Maria Romanini apriva una nuova ‘lectio’ epistemologica della optima hereditas ‘classica’ nella scultura altomedievale a decoro ‘geometrico’, riconoscendo in essa non lo statuto di ‘copia’ di un oggetto (il “fondo di canestro”), ma «l’approdo dell’immagine altomedievale ad una complessità di radicali linguistiche, rese in astratti segni lineari».
È in questa chiave epistemologica che, passando dalla “osmosi culturale” agente dal V-VI secolo fra la Roma «capitale cristiana» e la Nuova Roma «capitale imperiale», si sviluppa l’analisi proposta nel mio saggio, sulla continuità della matrice classica, nello specifico ‘greca’, negli entrelacs della “età carolingia”, fioriti post 775, non nella Scuola Palatina Aquisgrana, ma nel baricentro politico e culturale «Roma-Aquisgrana».

PAROLE CHIAVE: Korbboden, Alto Medioevo, scultura, decorazione geometrica, Roma, Italia settentrionale

ENGLISH
The “Korbboden” motif (bottom): a Note on the «western habit of explaining images in a mimetic way, even in the presence of abstract drawings»

In 1974, the ‘geometric’ language of early me­dieval sculpture “with a liturgical function” made its debut in the Corpus della scultura, in the volume by Raspi Serra (1974), in the “Korbboden” motif (basket bottom) of the Kautzsch (1939), from which the long fortune of the idea that the arrival of the Early Middle Ages sculpture into the “Carolingian entrelacs” is due «to the passage of Late Antiquity in the language of the élite of the capitals of southern Langobardia».
But in the same 1974 Angiola Maria Romanini opened a new epistemological ‘lectio’ of the ‘classical’ optima hereditas in early medieval sculpture with ‘geometric’ decoration, recognizing in it not the status of ‘copy’ of an object (the “basket bottom”), but the approach of the early Middle Ages to a complexity of linguistic radicals, rendered in abstract linear signs. It is in this epistemological key that, passing from the “cultural osmosis” acting from the 5th-6th century between the Rome “Christian capital” and the New Rome “imperial capital”, the analysis proposed in my essay develops, based on the continuity of the classical matrix , namely ‘Greek’, into the entrelacs of the “Carolingian age”, flowered post 775, not in the Palatine School of Aachen, but in the political and cultural barycentre «Rome-Aachen».

KEYWORDS: Korbboden, High Middle Ages, Sculpture, Geometric Decoration, Rome, Northern Italy

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