L’articolo è incentrato sull’aggiornamento del catalogo dello scultore-architetto Giovanni da Campione, attivo in Lombardia tra il quinto e il settimo decennio del XIV secolo. Egli è documentato a Bergamo, dove realizza importanti opere, come il battistero e i portali principali della basilica di S. Maria Maggiore, nel cui cantiere svolge diverse mansioni insieme a una schiera di collaboratori, tra cui i figli Cristoforo e Nicolino. La critica si è sempre concentrata sulla sua attività in questa città, ritendendo sostanzialmente che la sua carriera si sia svolta interamente qui. Le attuali ricerche permettono, invece, di individuare opere attribuibili a questo maestro al di fuori di Bergamo. A Bellano, sul lago di Como, Giovanni riceve un pagamento nel 1348 per alcuni lavori di ripristino architettonico della chiesa dei Ss. Giorgio, Nazaro e Celso; ma, su base stilistica, è possibile attribuirgli anche la bella scultura di Sant’Ambrogio entro un’edicola gotica posta sulla facciata. La sua maniera si rinviene, inoltre, in uno dei tre monumenti Andreani a Corenno Plinio, piccolo borgo sul lago di Como, come pure nel Monumento del vescovo Beltramino Parravicini a Casiglio d’Erba (Como), entrambi databili ai primi anni cinquanta. Infine, il suo stile sembra ben riconoscibile nell’ancona marmorea commissionata dal canonico Tommaso Pusterla per la chiesa di S. Maria in Castello a Tradate (Varese), da collocare cronologicamente entro il settimo decennio.
PAROLE CHIAVE: Scultura gotica lombarda, scultura medievale, Giovanni da Campione, Ugo da Campione, Beltramino Parravicini, Tommaso Pusterla, Andreani, Bellano, Tradate, Corenno Plinio, Casiglio d’Erba.
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Giovanni da Campione’s Activity between Lake Como and Tradate
This article focuses on updating the catalogue of the sculptor-architect Giovanni da Campione, active in Lombardy between the fifth and seventh decade of the 14th century. He is documented in Bergamo, where he produced important works, such as the baptistery and the two main portals of the basilica of S. Maria Maggiore, where he carried out various tasks together with a group of collaborators, including his sons Cristoforo and Nicolino. Critics have always concentrated on his work in that city, basically believing that his career was all there. Current research, instead, allows to identify works attributable to this master outside Bergamo. In 1348, in Bellano, on Lake Como, Giovanni received a payment for some architectural restoration work on the church of Ss. Giorgio, Nazaro and Celso; but, on a stylistic basis, it is also possible to attribute to him the beautiful sculpture of Saint Ambrosius within a Gothic niche placed on the façade. His style can also be found in one of the three Andreani monuments in Corenno Plinio, a small village on Lake Como, as well as in the Tomb of Bishop Beltramino Parravicini in Casiglio d’Erba (Como), both dating back to the early fifties. Finally, his style seems well recognizable in the marble ancona commissioned by Canon Tommaso Pusterla for the church of S. Maria in Castello in Tradate (Varese), to be placed chronologically within the seventh decade. Keywords Lombard Gothic Sculpture, Medieval Sculpture, Giovanni da Campione, Ugo da Campione, Beltramino Parravicini, Tommaso Pusterla, Andreani, Bellano, Tradate, Corenno Plinio, Casiglio d’Erba.
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