Scopo di questo contributo è analizzare il metodo di lavoro di Tiberio Alfarano di Gerace (†1596), con riferimento alla sua opera più celebre, la pianta dell’antica basilica di S. Pietro. Il testo esamina tanto l’opera grafica del chierico – il suo disegno autografo, custodito presso l’Archivio Storico della Fabbrica di S. Pietro – quanto quella scritta. Attraverso l’esame degli appunti del chierico, raccolti nello zibaldone G.5 dell’Archivio del Capitolo di S. Pietro, si ricostruiscono le tappe della redazione dell’ichnographia. L’esame del manoscritto, messo a confronto con il manufatto grafico, rivela il debito di Tiberio Alfarano nei confronti di Onofrio Panvinio, nonché la sua collaborazione con le maestranze del cantiere della Fabbrica, che dovettero aiutarlo nella misurazione di alcuni settori della basilica. Senza negare l’intento ideologico col quale fu concepita la pianta – più volte esplicitato dallo stesso Alfarano – si nota come in fase di rilievo, il chierico si sia servito di ogni strumento utile a una registrazione puntuale delle misure dei corpi di fabbrica della basilica di S. Pietro ancora visibili al suo tempo; i risultati delle misurazioni e dei rilievi furono semplificati solo nelle ultime fasi redazionali del testo scritto, dedicato a Gregorio XIII nel 1582, e in occasione della stampa dell’ichnographia nel 1590. Gli appunti di Alfarano, lasciati dal chierico in eredità al Capitolo di S. Pietro, costituiscono pertanto una fonte insostituibile per verificare l’attendibilità del lavoro del chierico e del suo contributo alla conoscenza dell’edificio antico.
PAROLE CHIAVE: Alfarano, Pianta, Misure, Panvinio, Krautheimer, Antica San Pietro.
ENGLISH
«Con compasso et misure»: The Drafting of Old St. Peter’s Plan by Tiberius Alpharanus in light of His Manuscripts
The purpose of this paper is to analyze the working method of Tiberius Alpharanus of Gerace († 1596), with reference to his most famous work, the plan of old St. Peter’s basilica. The essay examines both the graphic – that is, his own hand drawing, kept at the Historic Archive of the Fabric of St. Peter’s – and the written work of the cleric. By examining the notes of the cleric collected in zibaldone G.5 of the Archive of the Chapter of St. Peter’s, it is possible to review the drafting stages of the Ichnographia. On the one hand, comparing the manuscript with the drawing highlights the creative debt of Tiberius Alpharanus to Onuphrius Panvinius. On the other one, this kind of examination proves his collaboration with the Fabric’s craftsmen, who might have helped him measure some sectors of the basilica. Even nowadays, it is possible to ascertain that the cleric used every useful tool for the exact recording of St. Peters’s buildings measurements, without denying the ideological intent the plan was conceived with, as he repeatedly explained it himself in his works. The results of the measurements and surveys were simplified only in the last editing phases of the written text, dedicated to Pope Gregory XIII in 1582, and on the occasion of the printing of the ichnographia in 1590. Alpharanus’ notes, bequeathed by the cleric to the Chapter of St. Peter’s, constitute therefore an irreplaceable source to test the reliability of the cleric’s work and of his contribution to the knowledge of the ancient building.
KEYWORDS: Alpharanus, Plan, Measurements, Panvinius, Krautheimer, Old St. Peter’s.
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