Tra il 25 aprile e il 22 giugno 1947 il Museum of Art di Baltimora ospitò la mostra Early Christian and Byzantine Art, che nelle ambizioni degli organizzatori avrebbe dovuto competere per vastità e completezza con l’Exposition d’art byzantin di Parigi del 1931, ritenuta «a milestone in Byzantine studies». Finora essa è sfuggita all’attenzione della critica, che si è interessata soprattutto alle esposizioni d’arte bizantina tenutesi dalla seconda metà del Novecento in avanti, ma l’analisi da me effettuata del cospicuo materiale d’archivio conservato nel museo ospitante e, soprattutto, nel Walters Art Museum, che ne curò l’organizzazione, ha permesso di ricostruirne la storia sotto molteplici aspetti e di restituirle l’importanza che merita. La mostra mise in luce per la prima volta la ricchezza delle collezioni pubbliche e private americane di manufatti bizantini (il contributo dei prestatori stranieri fu assolutamente marginale), documentata dal voluminoso ma controverso catalogo dato alle stampe a metà febbraio e non esente da imprecisioni e lacune, testimoniate da una cospicua quantità di opere presenti in mostra ma non nel testo. Essa rappresenta anche un punto fermo nella storia degli studi bizantini oltreoceano, essendo stata concepita fin dall’inizio come parte di un complesso di eventi estesi ad altre città. Mi riferisco a due esposizioni contemporanee a Washington, da un lato le collezioni bizantine della Dumbarton Oaks Research Library and Collection, dall’altro quelle della Freer Gallery. E, soprattutto, a un simposio dedicato a Byzantine Art and Scholarship iniziato presso la Princeton University (23 aprile), che celebrava il suo bicentenario con un fitto calendario di conferenze, e concluso a Dumbarton Oaks (25-26 aprile), con i simposiasti che la sera del 24 aprile parteciparono alla inaugurazione della mostra di Baltimora, aperta ufficialmente il giorno successivo. Un punto di arrivo, perciò, ma anche l’avvio di un processo che porterà gli Stati Uniti ad assumere un ruolo di primo piano nell’ambito degli studi bizantini.
PAROLE CHIAVE Arte bizantina, esposizione, convegno, Stati Uniti, Baltimora, Washington.
ENGLISH
1947: The Early Christian and Byzantine Art Exhibition in Baltimore and Byzantine Art in and for America
Between April 25 and June 22, 1947, the Baltimore Museum of Art hosted the exhibition Early Christian and Byzantine Art. The curators intended it to compete for its extent and completeness with the Exposition d’art byzantin of 1931 in Paris, considered «a milestone in Byzantine studies». The exhibition has escaped the attention of the critics so far, who have been interested above all in the Byzantine art exhibitions held from the second half of the twentieth century onwards: the analysis of the archive material preserved in the host museum and particularly in the Walters Art Museum, which organized the exhibition, has made it possible to reconstruct its history under many aspects, and to restore its importance. The exhibition highlighted for the first time the wealth of American public and private collections of Byzantine artifacts (the contribution given by foreign lenders was marginal). This wealth is well documented by the catalog, which is very large but not free from gaps and inaccuracies: many works on display are in fact not mentioned in the text. The exhibition also represents a milestone in the history of Byzantine studies in the United States; it was conceived from the very beginning as part of a set of events which took place in other cities, as two other contemporary exhibitions in Washington, the Byzantine collections of the Dumbarton Oaks Research Library and Collection, and of the Freer Gallery of Art. A further important event was a symposium on Byzantine Art and Scholarship, which started at Princeton University (April 23), celebrating its bicentenary, and ended in Dumbarton Oaks (April 25-26), when the symposiasts attended the opening of the Baltimore exhibition on the evening of April 24. This was a point of arrival but also the start of a process that would lead the United States to assume an increasingly relevant role in Byzantine studies.
KEYWORDS Byzantine Art, Exhibition, Symposium, United States, Baltimore, Washington.
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Francesca Stroppa - 1947: La mostra Early Christian and Byzantine Art a Baltimora e l’arte bizantina in America e per l’America
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Il restauro della cassettina lignea e dipinta della cattedrale di Alatri
Lorenzo Riccardi - Nota paleografica
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Isabella Baldini - Barbara Franzé, Nathalie Le Luel (dir.), Le transept et ses espaces élevés dans l’église du Moyen Âge (XIe-XVIe siècles). Pour une nouvelle approche fonctionnelle (architecture, décor, liturgie et son), Actes du colloque de Lausanne (20-21 avril 2015), Zagreb 2018
Lorenzo Mercuri - Francesca Dell’Acqua, Iconophilia. Politics, Religion, Preaching, and the Use of Images in Rome, c. 680-880, London-New York, Routledge, Taylor & Francis Group, 2020
Alessandro Taddei - I Corali miniati di San Giorgio Maggiore a Venezia. L’inCanto della Parola. The illuminated Choir Books of San Giorgio Maggiore in Venice. The Enchantement in the Word, a cura di Federica Toniolo, Chiara Ponchia, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2020
Giordana Mariani Canova - Michele D. Marincola, Lucretia Kargère, The Conservation of Medieval Polychrome Wood Sculpture: History, Theory, Practice, Los Angeles, Getty Conservation Institute, 2020
Giorgio Bonsanti - The Medieval Iberian Treasury in the Context of Cultural Interchange. Expanded edition, ed. by Therese Martin, Leiden-Boston, Brill, 2020
Antonino Tranchina - Il Duomo di Modena. Studi e ricerche per un approccio interdisciplinare, a cura di Carla Di Francesco, Francesca Piccinini, Elena Silvestri, Torino, Allemandi, 2021
Giorgio Milanesi - Icons of Sound. Voice, Architecture, and Imagination in Medieval Art, ed. by Bissera V. Pentcheva, New York, Routledge, 2021
Lucrezia Sozzè