Un reliquiario donato da papa Anacleto II? Il restauro della cassettina lignea e dipinta della cattedrale di Alatri

Author: Lorenzo Riccardi
Abstract

Nella cattedrale di Alatri si conserva una cassettina lignea del tipo a coperchio scorrevole, con funzione di reliquiario. È finemente decorata su tutti i lati, tranne che sul coperchio posticcio: sul lato corto A è dipinto un felino dalla cui bocca fuoriesce un tralcio con girali a terminazione a becco d’uccello che procede senza soluzione di continuità sugli altri lati. Qui, in uno spazio appositamente individuato da una linea di demarcazione, si sviluppa una lunga iscrizione che inizia dove termina il tralcio: se la decorazione della cassettina si svolgesse su una stessa superficie, tralcio e scritta procederebbero, quindi, l’uno in senso opposto all’altro. L’iscrizione precisa la funzione dell’oggetto poiché menziona tutte le reliquie conservate al suo interno: la graticola di San Lorenzo, il sangue di Santa Concordia, frammenti di Santa Cirilla, Santa Ciriaca e Sant’Ireneo. Si tratta di santi legati a Lorenzo e nel caso di quest’ultimo si specifica anche da dove sia stata tratta la reliquia della graticola: la chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Se i caratteri paleografici e stilistici permettono di collocare l’opera nel XII secolo, lo studio dell’iscrizione e delle altre testimonianze epigrafiche conservate nella chiesa romana ha consentito di intrecciare questa cassettina alla storia di Alatri e in particolar modo alla traslazione del corpo di San Sisto, voluta dall’antipapa Anacleto II nel 1132. Il prezioso manufatto, al momento l’unico del genere riferibile direttamente o indirettamente a Roma e ai suoi centri limitrofi, potrebbe infatti essere stato realizzato tra il 1132 e il 1156, con una preferenza verso il primo termine cronologico.

PAROLE CHIAVE Alatri, reliquie, San Lorenzo, San Sisto, antipapa Anacleto II

ENGLISH
A Reliquary possibly donated by Pope Anacletus II?
The Restoration of the Painted Wooden Box preserved at the Alatri Cathedral

A reliquary wooden box with sliding lid is preserved at the Cathedral of Alatri (near Rome). It has a fine decoration on all four sides (except for the lid, which is not original). A feline-looking animal is painted on the short side A: a spiralling stalk with beak-like terminations exits the animal’s mouth and continues all the way around the box. At the end of the spiralling stalk decoration, in a well-delimited space, the inscription begins, so that, if ideally the sides were laid flat, one would see that the spiral develops in the opposite direction from the writing. The inscription mentions all the relics preserved in the box, making its function uncontroversial: St Lawrence’s griddle, the blood of Saint Concord, and fragments of Saints Cirilla, Ciriaca and Ireneus. The primary saint is Lawrence, the others clustered with him. The relic of his griddle was obtained from San Lorenzo in Lucina (Rome). Palaeographical considerations date the writing to the twelfth century, dovetailing with the significant event of the translation from Rome to Alatri of the body of Saint Sixtus by the antipope Anacletus II in 1132. This historical convergence allows us to date the precious reliquary to a precise chronological frame, between the years 1132 and 1156, possibly closer to the earlier than to the later date.

KEYWORDS Alatri, Relics, St Lawrence, St Sixtus, Antipope Anacletus II

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