Strano ma vetro. Maria Grazia Rosin

L’opera versatile ed estrosa di Maria Grazia Rosin si rivolge ancora una volta al vetro, con un interesse particolare, sempre pronto a cogliere anche i più piccoli suggerimenti che questa materia, soffiata a Murano, può offrire. Cinquanta opere illustrano il percorso di un’artista che ha saputo, per varietà di forme e armonia di colori, reinventare continuamente gli oggetti con cui, nella vita di ogni giorno, veniamo a contatto: dalle bottiglie di detersivo di evidente matrice Pop, meditate attraverso Mondrian, ai lampadari con le avvolgenti e tentacolari immagini del polipo, ai bicchieri, altro tema ricorrente nell’opera della Rosin, modellati con riferimento al corpo umano, per finire con i Venussiani, vere e proprie sculture, fusione di corpi e di fiori, opere che aprono la ricerca dell’artista al nuovo secolo.