Giulio Turcato, nato a Mantova nel 1912, inizia a dipingere in giovane età; dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia si inserisce immediatamente nel cuore delle polemiche artistiche che animavano la capitale italiana. Nel 1932 inizia a esporre in mostre collettive e si impegna a favore di un'apertura della cultura italiana oltre gli orizzonti nazionali e al di là delle limitazioni dettate dalla tradizione e dalla retorica. Partecipa attivamente alle sperimentazioni del formalismo, firmando il manifesto Forma 1, e successivamente anche del Fronte Nuovo delle Arti e del Gruppo degli Otto. La sua continua ricerca non si rivela mai come trasgressione fine a se stessa, bensì come creazione di un nuovo linguaggio, leggero, rapido ed essenziale, in grado tuttavia di comunicare un pensiero, molto spesso di natura poltico-sociale: obiettivo che Turcato raggiunge pienamente attraverso giochi di colore, luce e materia, ogni volta differenti e sorprendenti.