Sergio Romiti

Retrospettiva

  • Edited by a cura di Pier Giovanni Castagnoli
  • Size 24x28 cm
  • Pages 176
  • Illustrations 100 a colori, 20 in bicromia
  • Language Italian
  • Year 2001
  • ISBN 9788882153540
  • Price € 30,99  € 29,44
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Abstract

A poco più di un anno dalla scomparsa, la prima ampia retrospettiva dedicata a Sergio Romiti propone una lettura del "grande dimenticato pittore bolognese" dal precoce avvio, a soli diciannove anni, fino al suo completo rifiuto del fare artistico avvenuto due anni prima della morte. Nato a Bologna nel 1928, Romiti comincia a dipingere alla fine degli anni Quaranta quando espone in una collettiva con artisti che promuovono il neocubismo; dopo questa prima esperienza il suo lavoro si evolve seguendo il sottile filo conduttore di una progressiva scarnificazione dell'oggetto, in un processo quasi ossessivo di interiorizzazione dell'immagine. Emerge nell'analisi della sua opera un rapporto conflittuale con il colore, cercato e poi negato, riportato sulla superficie con tratti svelti e graffiati, alternati da vaste campiture di pasta pittorica che donano spessore materico ai dipinti. Particolare attenzione merita la produzione grafica dell'artista: disegni a matita su carta realizzati durante le periodiche fasi di abbandono della pittura, lavori gelosamente custoditi e sinora mai esposti per volontà dell'artista stesso. Romiti, considerato sin dagli esordi vicino a Giorgio Morandi, sia nelle tangenze di vita vissuta, sia nell'eredità stilistica si rivela così una delle voci dell'arte italiana tra le più sapienti e sottili, da troppo tempo inascoltate.